


 |
 |

Fra le varie leggende nate intorno alle origini di Amalfi, tutte aventi in
comune la fondazione romana della città, quella più diffusa narra dell'epica avventura
di una gruppo di famiglie romane che, al tempo dell'imperatore Costantino, partite alla
volta di Costantinopoli, furono sorprese da una violenta tempesta nel mar Ionio e
costrette a rifugiarsi presso Ragusa, in Dalmazia. Dopo una breve sosta, ripresero la
navigazione e tra Palinuro e Pisciotta fondarono un villaggio, che dal nome del fiume che
scorreva in quel luogo chiamarono Melfi. Minacciati dalle frequenti incursioni dei
Vandali, pensarono di riparare ad Eboli, dove si trattennero più a lungo continuando ad
esplorare i siti vicini. Fu così che scoprirono un luogo ben protetto e ricco d'acqua,
dove decisero di stabilirsi definitivamente. Dopo un iniziale insediamento a Scala,
fondarono due città nelle valli sottostanti cui diedero nome di Amalphia, in ricordo del
paese lucano abbandonato, e di Atranum, cioè "oscuro", a causa delle rocce che
incombevano sulla stretta vallata.
La città marinara compare ufficialmente nella storia in una lettera, scritta nel 596 da
papa Gregorio Magno, nella quale si fa riferimento al vescovo di Amalfi. Nel testo Amalfi
viene definita castrum, cioè avamposto difensivo. In effetti, per molto tempo a causa
della sua posizione lungo i confini meridionali del Ducato bizantino di Napoli, essa
servì da rifugio contro le incursioni dei Longobardi di Benevento, i quali alla fine
ebbero la meglio e, grazie al tradimento di alcune famiglie locali, espugnarono la città
e deportarono parte della popolazione.. Ma gli Amalfitani, dopo essersi riorganizzati e
grazie alle divisioni interne della corte longobarda, riuscirono a saccheggiare Salerno
liberando gli ostaggi e il primo settembre 839 fondarono la repubblica indipendente.
La nascita dello Stato
amalfitano rientra nel più ampio fenomeno della frammentazione delle due grosse realtà
politiche territoriali costituite dal ducato bizantino di Napoli e dal principato
longobardo di Benevento.
Continua nella seguente pagina >>
. |







|